la scuola
La SICOF (Scuola Italiana Consulenti Familiari) è una Scuola triennale che forma alla professione di Consulente Familiare, esperto nella relazione d’aiuto. L’obiettivo della consulenza è quello di accompagnare il cliente alla valorizzazione delle risorse personali per affrontare e risolvere il proprio disagio.
​
La SICOF nasce a Roma nel 1976 per volontà di Padre Luciano Cupia e di Rosalba Fanelli presso il Consultorio dell’Associazione “Centro La Famiglia”, socio dell’UCIPEM (Unione Consultori Italiani Prematrimoniali e Matrimoniali).
I motivi che hanno spinto i fondatori del "Centro La Famiglia” a istituire una scuola di formazione per consulenti familiari, sono stati dettati dalla convinzione e dalla necessità di formare Operatori muniti di un’adeguata preparazione, capaci di stabilire relazioni d’aiuto professionali ed efficaci all’interno dei Consultori familiari o nei propri contesti lavorativi.
La Scuola si riferisce ai principi filosofici e antropologici che hanno ispirato e ispirano tutt’oggi il lavoro e la mission del Centro stesso e che riportiamo fedelmente:
​
-
l’affermazione del valore assoluto della persona e di ogni persona, come essere razionale e relazionale, ricco di emozioni e di sentimenti, di storia e di esperienze, di limiti e di risorse, mai riducibile ad un “caso” e tanto meno al suo “disagio” o al suo “problema”;
-
il riconoscimento del primato della coscienza personale, che richiede un pieno rispetto, con la disponibilità e la discrezione nell’offrire e nell’utilizzare strumenti adatti, perché il cliente sia in grado di scegliere e di decidere con rettitudine e verità;
-
la valorizzazione della libertà, che esplica tutte le sue potenzialità quando diviene processo di liberazione progressiva da tutto ciò che limita o addirittura offende la dignità della persona, e impegno di sviluppo delle sue ricche potenzialità, ben consapevoli che non si nasce, ma si diviene liberi e quindi responsabili;
-
l’esperienza e la promozione della gratuità, come valore espressivo e ricchezza della persona, che si libera e guarisce dalla ricerca del possesso, aprendola all’incontro interpersonale empatico e dotando l’indispensabile professionalità di un supplemento di umanità;
-
la convinzione della laicità, che evita ogni deriva ideologica, ispirandosi ai valori evangelici, nella consapevolezza dell’ accoglienza di ogni persona, senza alcuna discriminazione, anzi con la preferenza accordata agli esclusi e agli ultimi.
L’aderenza a questi valori guida è avvertita dall’esigenza etica di aiutare la persona nella sua completa unitarietà. La persona infatti non è solo biologica, o psicologica, non è solo materialità o spiritualità, non è solo individualità o socialità, non è solo eticità o religiosità, ma è tutto questo ed altro ancora. Ne deriva l’esigenza di un aiuto interdisciplinare da parte di un’equipe di operatori che, offrendo la loro competenza nel proprio specifico campo, non perdono di vista la persona nella sua totalità.